In questo anno, tra estemporanee e mostre collettive, fui anche invitato a partecipare a un’esposizione presso la galleria Lux in Milano per festeggiare i suoi vent’anni di attività.
In quell’occasione oltre ad alcuni acquerelli, esposi anche un’opera realizzata con la tecnica pittorica ad olio che il critico d’arte Kramer commentò cosi: Angelo Gorlini, giovane pittore assai maturo come artista; la sua Natura Morta appartiene al realismo di tipo Sciltiano, ma molto più caldo, mediterraneo.
Io nell’ASSOCIAZIONE ITALIANA ACQUERELLISTI
In questo anno presentai domanda e fui accettato nell’ASSOCIAZIONE ITALIANA ACQUERELLISTI, era il 6 giugno 1975. Ricordo come fosse ora l’incontro con William Raser, allora segretario.
Nel 1975 l’Associazione Italiana Acquerellisti organizzò la sua prima mostra a livello Nazionale presso la Famiglia Artistica Milanese e con l’occasione pubblicò il suo primo catalogo nel quale, oltre alle fotografie delle opere esposte, il critico d’arte Antonino De Bono, uno dei fondatori del convivio, elaborò una interessante storia dell’acquerello italiano e nel mondo.
Una settimana dopo, uno dei più apprezzati acquerellisti del momento nonche bravissimo musicista, Giulio Falzoni, tenne una bellissima serata musicale nella sala espositiva.
Ero entusiasta e orgoglioso di essere socio e di poter partecipare a questa manifestazione con una mia opera.