Opere Piccolo Formato

Nel 1974 scoprii l’acquerello: fu amore a prima vista, un legame profondo e duraturo.

L’acqua e il colore divennero il mio linguaggio naturale, una libertà espressiva capace di unire gesto ed emozione.
Con il tempo, il soggetto smise di essere un traguardo da imitare e diventò un punto di partenza: un’occasione per esplorare il mio mondo interiore, seguendo le tracce della macchia e le sfumature del sentire.

Ogni opera nasce da un tempo sospeso, dove il colore si espande sulla carta e decide con me. Ho altresì pensato di mettere un titolo di base unico: “Luoghi dell’Invisibile” che rimanda ai paesaggi dell’anima – quegli spazi che non si vedono ma si sentono.
L’acquerello diventa così uno strumento di rivelazione, un modo per dare forma a ciò che è impalpabile: emozioni, memorie, intuizioni, stati d’animo, è come se il colore rendesse visibile il silenzio interiore.

Per esaltare questa armonia, realizzo personalmente ogni singola cornice, scegliendo di eliminare l’elemento vitreo per evitare riflessi e lasciare che lo sguardo incontri direttamente il colore, protetto solo da un velo di fissativo opaco e invisibile.