Angelo Gorlini: la ricerca pittorica
Il sogno
Il sogno di sempre iniziò nel 1968. Sperimentai parecchie tecniche pittoriche: olio, gessetto, matita, sanguigna. Irrequieto passai da un genere all’altro; dalla pittura tradizionale ad olio, a quella iperrealista, da quella surrealista a quella tematica.
Nessuna di quelle tecniche riusciva ad appagarmi fino in fondo, ogni volta arrivava un senso di insoddisfazione che mi portava a cercare la mia espressione altrove.
L’acquerello
Nel 1974 scoprii l’acquerello, fu amore a prima vista e duraturo. La libertà espressiva e la possibilità di giocare con acqua e colore mi furono congeniali. Un acquerello molto tradizionale fu la mia prima esperienza, seguii infatti i canoni accademici, facendo un disegno che poi veniva riempito a velature trasparenti.
Anche in questo caso divenni irrequieto, abbandonai nel tempo la rigidità di quei canoni e sempre più mi limitai a all’essenzialità di acqua e colore.
Oltre il soggetto
Crescendo negli anni proseguii il mio percorso di emancipazione dai vincoli, vedendo progressivamente rinnovarsi il ruolo che il soggetto di volta in volta aveva nelle mie opere: da obiettivo verso il quale tendere attraverso un tentativo di fedele imitazione, divenne semplicemente un punto di partenza, un’occasione da cogliere per dar vita ad un’esplorazione interiore su carta, seguendo le espressioni della macchia e le venature che le emozioni una pennellata dopo l’altra costruiscono.
Esposizioni
Tra le numerose esposizioni in Italia e all’estero, mi limito a segnalare quelle che tracciano i nodi chiave del mio percorso:
- 1972: la prima mostra collettiva, presso il Centro Culturale Forlanini in Milano.
- 1976: la prima personale, alla Galleria San Barnaba in Milano.
- 1981: la prima mostra personale importante, alla Galleria Ars Italica Di Milano.
- 1999: mostra personale a Parigi alla Galleria Etienne De Causans.
- 2013: mostra personale presso il Museo della carta e della Filigrana a Fabriano.
dal 2014 membro della giuria del prestigioso premio internazionale dedicato all’acquerello a Fabriano, organizzato dal Museo Della Carta e della Filigrana.
- 2017: personale a Milano.
L’approdo al materico
Le trasparenze si infittirono sempre di più, e con esse la nudità bianca del foglio, sempre più ridotta fino a divenire quasi assente.
Ero arrivato ad un acquerello che abbinava alla sua caratteristica trasparenza una parte materica, dove ancora sto crescendo. Sempre acquerello, ma pieno, denso, potente e turbolento. Ciò che di volta in volta ne risulta è un paesaggio interiore al confine tra mare e montagna, spazi astrali e immaginari dell’infinitamente piccolo. Non importa cosa evochi, quello che conta è l’invito alle profondità infinite che riesce a dare.
Maestro, la scuola
La fondazione della scuola
La passione per l’acquerello e il desiderio di trasmetterla, il sogno e il suo concretizzarsi: la mia scuola che fondai nel 1988, aperta a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa tecnica pittorica e a chi pur conoscendola vuole arricchirsi di nuove esperienze.
Ricerca oltre la tecnica
Il critico d’arte, filosofo Umberto Gavinelli, la definiva così:
Per il tipo di rapporto con gli allievi e per la concezione del suo ruolo, più che una scuola quello di Gorlini è un seminario. Sono sessioni di scambio e di arricchimento reciproco, che si tengono più volte all’anno, in cui la tecnica del maestro fa da riferimento. Gorlini è contro l’imposizione di schemi o di formule accademiche. Egli suggerisce le soluzioni tecniche ma lascia molto spazio all’entusiasmo e all’interpretazione di chi partecipa…
Tanti amici in tante città
In quasi 30 anni di insegnamento, la mia scuola ho conosciuto più di 1500 allievi, tenuto workshop in tante città italiane e organizzato oltre trenta collettive. Inevitabilmente trasmetto la mia tecnica e nella mia evoluzione trascino anche gli artisti che la frequentano. Tuttavia cerco di lasciare molta libertà e invito ciascuno a rappresentare il proprio modo di acquerellare. Siamo diventati un gruppo molto importante e richiesto.
Tra le esposizioni collettive della scuola, le più importanti:
- 2004: collettiva in Galleria Vittorio Emanuele in Milano, resa possibile dal riuscitissimo connubio con i Lions Club “Milano Galleria”.
- 2006: al palazzo Prinetti di Merate, grazie al Rotary Club “Merate Brianza”.
- 2010: primo Festival dell’Acquerello a Bellagio organizzato dalla scuola, a respiro Internazionale.
A tutto questo si aggiungono la lunga serie di workshop intensivi tenuti, tra le varie città come Milano, Belluno, Feltre, Roma, Genova, Padova, Vicenza ecc.
La Promozione e il coinvolgimento
L’Associazione Italiana Acquerellisti
Entrai nel 1974 nell’Associazione Italiana Acquerellisti, diventando ben presto Consigliere, Segretario, Vicepresidente e nel 1994 Presidente. Restai fino al 2002. Durante questo periodo vennero organizzate tantissime mostre a livello italiano e internazionale.
Il consiglio direttivo, ringiovanito, diventò un potente motore trainante: riuscì a raggruppare a Feltre nel 1996 e poi a Cannobio nel 2000 oltre 10 paesi europei e un centinaio di artisti.
Furono giorni di un intensissimo confronto, crescita e condivisione di esperienze artistiche ed umane. In Europa erano i primi convegni di acquerello con un respiro realmente internazionale.
L’associazione europea, oltre l’Europa
Il network europeo divenne sempre più coeso, e nel 1998 in Belgio venne fondata la ECWS – European Confederation of Watercolour Societies, un insieme di associazioni che oggi conta più di 15 iscritti. Nello stesso anno venne promosso un gemellaggio con il Museo Nacional de la Acuarela di Città del Messico con scambio reciproco di manifestazioni, tra le quali va ricordata quella di Arona del 1998.
Capii che erano maturi i tempi per terminare la bellissima esperienza di presidente. Otto anni sono tanti, e il rischio di perdere l’entusiasmo iniziale è forte, per questo ho ritenuto che la cosa migliore fosse cedere il passo a nuova linfa.
Ultimo traguardo fu la bellissima esperienza nella quale l’Associazione concretizzò un ponte oltreoceano con gli Stati Uniti, organizzando nel 2002 una grandiosa manifestazione, prima a Irving (Dallas) e poi a Castellanza. Fu in quell’occasione, che con immensa gratitudine, accettai l’offerta di diventare Presidente Onorario.
Mondialità a Fabriano e Urbino
Andai avanti a promuovere l’acquerello contribuendo ad organizzare grandi manifestazioni internazionali, tra queste spicca sicuramente quella di Fabriano del 2013, dove insieme all’Associazione “ Inarte” demmo vita alla prima edizione del festival “Fabriano in acquerello”, che divenne nel tempo la più grande manifestazione internazionale di sempre, capace di esporre più di 1000 opere provenienti da più di 60 paesi nel mondo.
Da allora la manifestazione si è ripetuta ogni anno, diventando sempre più importante. Nel 2017 si è aggiunta la rassegna internazionale ad Urbino, della quale la scuola divenne una valida sostenitrice, e nel 2017 quella di Lodi, che, nata sotto buoni auspici, intende crescere e valorizzarsi nel tempo.